mercoledì 12 dicembre 2012

Clima...di campagna elettorale

Avevamo proprio bisogno di una nuova imminente campagna ellettorale.
Come io ho bisogno di un bell'attacco di diarrea. Scusate la schiettezza.

Certo, l'ultimo periodo politico è sempre stato un momentodi transizione e quindi l'ombra della campagna ellettorale e del consenso politico è stata sempre in agguato; ma adesso si mostra prepotente, con il chiaro scopo di martellarci le "coscienze".



Quando ero più giovincello, credevo che la soluzione fosse un governo in cui ci fosse spazio per una schiera di personalità provienti dal mondo della Scienza e della Tecnica, i cosidetti tecnici. Pensavo che bisognasse far quadrare le cose, che ci volessero persone con una preparazione eccellente e con le palle (scuate il termine). Vedevo la cosa come un'equazione matematica, in cui facendo di conto, si sarebbe riuscita a trovare la soluzione migliore, la scelta che alla fine si sarebbe (probabilisticamente) dimostrata la più efficiente; ed anche in caso di errore, al massimo non si sarebbe raggiunta la perfezione, ma comunque grosse cagate si sarebbero evitate.

Adesso la vedo in maniera un po' diversa, vuoi anche per le critiche mosse a questo governo di tecnici, il primo di cui ho conoscenza.
Certo, sono per lo più tecnici del mondo dell'economia, ambiente di cui ho particolare diffidenza. Ma comunque tecnici.
Penso sempre si debba risolvere una complicata equazione matematica, un sistema in precario equilibrio matematico. Ma la variabile che va ottimizzata questa volta, più che mai, credo sia il BENESSERE SOCIALE. 
La nostra calcolatrice politiche, alla fine dei linghi conti, deve ritornare vivibilità per i cittadini, servizi, salute, qualità della vita. 



Non deve mettere a posto dei numeri o incolonnare dei dati. Deve dare qualità alla vita delle persone. Lo scopo ultimo deve essere questo. Stop. Non credo ci siano alternative.
E la qualità di vita è per tutti, non per pochi. Neanche per molti. Per tutti. Sono ammesse solo rare e minuscole eccezioni.
L'alternativa sarebbe dimostrare una volta ancora che siamo una razza animale di bassi istinti.



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