domenica 30 dicembre 2012

Rita Levi Montalcini: Grazie


Oggi ci ha lasciato una grande personalità, una grande donna, una di quelle persone che ti fanno sentire fiero di essere italiano. All'età di 103 anni, la Montalcini muore.
Posso solo dirle grazie, un sincero grazie per esser stata quello che è, quello che è riuscita ad essere fino all'ultimo giorno. Una donna integra ed un esempio per tutte le generazioni che ha illuminato con la sua fine ed instancabile intelligenza.

Ciao

giovedì 20 dicembre 2012

Energie Rinnovabili


Argomento alquanto attuale, oramai da molti anni, troppi! ed allo stesso tempo complicato.
Credo che un Paese che possa vantare la "P" maiuscola, debba necessariamente prevedere un piano energetico come si deve. Per come si deve, intendo che deve prendere in considerazione investimenti su nuove tecnologie che riguardino soprattutto lo sfruttamento delle energie rinnovabili (sole, vento, acqua, maree....), non solo fonti alternative futuristiche, come può esserlo l'idrogeno, o l'ottimizzazione delle attuali fonti energetiche, per lo più derivanti dai combustibili fossili.
Il problema, almeno per il nostro Paese, è che parlando di Energia si deve fare un piano strategico sul lungo periodo, minimo da dieci anni in avanti. 10 anni da noi sono circa 3 legislature nei periodi di stabilità, quindi figuriamoci se qualche governante si preoccupa di risultati a lungo termine, che magari faranno il successo di qualche altro politicante che verrà. Si prendono in considerazione solo risultati tangibile nel brevissimo periodo, perchè l'obiettivo non è il bene comune, ma la ricandidatura. Quindi annebbiare i votanti con risultati immediati, anche a costo di dimostrarsi un boomerang sul lungo periodo.
Oltretutto ci sono i soliti interessi di grandi aziende, che procurano grandi guadagni (per pochi).

Le vignette pubblicate in alto, sono state pensate proprio per sensibilizzare le persone alle fonti di energia rinnovabili, disegnate da Emilio Giannelli, per APER, la più grande Associazione dei Produttori di Energie Rinnovabili, che ha preparato un dossier in proprosito dal titolo "Energie Senza Bugie".

Consiglio a tutti di visitare il sito dell'APER

mercoledì 12 dicembre 2012

Auguri Creative Commons...o forse no?

Il 16 Dicembre compiono 10 anni le CC, Creative Commons.




 











Chi gironzolando per il web non si è mai imbattutto in uno di questi simboli? 
<<Cosa sono le licenze Creative Commons?
Creative Commons è un movimento nato 10 anni fa da un’idea di Lawrence Lessing, un professore di giurisprudenza della Stanford University e uno dei massimi esperti di diritti d’autore negli Stati Uniti che si mise in testa di incoraggiare il talento dei creativi creando un sistema per condividere le loro opere (testi, musica, immagini e video) nel pieno rispetto delle leggi sul copyright. L’idea è stata così azzeccata da oltrepassare i confini nazionali per arrivare nel 2004 anche da noi, grazie a un team di avvocati guidati da Marco Ricolfi dell’ Università di Torino. Le licenze Creative Commons, disegnate specificatamente per i contenuti Web, permettono a chi possiede diritti d’autore su cosiddette opere dell’ingegno di condividerne alcuni con il pubblico, quasi fosse un copyright di più facile comprensione e fruizione. In effetti, l’obiettivo di Lessing era proprio questo: rendere più facile la condivisione e la diffusione delle informazioni e delle opere creative. Sino a oggi, circa 500 milioni di lavori godono di licenze Creative Commons. >>

Il dubbio nel titolo deriva dal fatto che Wired ha fatto due volte l'articolo per i 10 anni, uno che ho citato trovato sul web datato Dicembre 2011, uno trovato sulla rivista in edicola questo mese.
Che le CC per restare giovani ed al passo con Rete si tolgano qualche anno?? Non ne hanno certo bisogno ;)
In realtà sono vere entrambe le date:
nel 2001 nasce ufficialmente Creative Commons, organizzazione voluta da Lawrence Lessig, ma è solo nel 2002 che viene depositato in Dicembre il set iniziale delle CC.

Credo che sia un importante strumento al servizio della Rete e di noi "naviganti", perchè vedo nella Rete un'importante occasione di scambio reciproco; scambio che porta certamente ad un miglioramento di entrambe le parti.
In questi giorni si sta dibattendo sulla libertà della Rete, nella battaglia che vede contrapposti colossi come Cina, Russia, USA, lobby delle Telecomunicazioni e lo scenario di questi dibattiti è la conferenza mondiale dell'ITU, International Telecommunication Union.

Cambiarà qualcosa nella governance della Rete? Vedremo.

Bisogno


Maslow, psicologo statunitense, ha organizzato i bisogni umani in maniera gerarchica, dalla base della piramide, dove sono riuniti i bisogni elementari, quali il respirare o il mangiare, fino al vertice dove vengono raggruppati i bisogni più complessi, come il sentirsi realizzati nella società.

In questo periodo in cui la crisi sta mettendo alla prova le persone, stavo riflettendo proprio su quali fossero i reali bisgoni delle persone; i bisogni fondamentali che dovrebbero essere garantiti a tutti.
Non sono riuscito ad essere altrettanto schematico da realizzare una piramide o comunque una netta separazione gerarchica dei bisogni delle persone.
Concordo sulla base; partiamo dalla considerazione che i bisogni fisiologici sono soddisfatti, quanto meno per l'istinto di sopravvivenza. Abbiamo raggiunto così un buon equilibrio interno delle nostre risorse (omeostasi).
Sono costretto a fermarmi già al primo gradino. Perchè non credo di poter affermare che questi bisogni sono scontati per tutti, anche solo guardando alla nostra Italia.
Ma allora di che parliamo? Se non siamo in grado di soddisfare neppure la base dei bisogni dell'uomo, ci possiamo realmente definire un paese sviluppato e civile? Non so. Non credo.

Alcuni riescono a soddisfare bisogni di una piramide ben più complessa




Quali saranno i bisogni della piramide rovesciata? Il bisogno di esplorare lo spazio? Il bisogno di avere sempre più potere? Il bisogni di una flotta di yacht?
Non saprei.
Noi comuni mortali, possiamo solo sognare di raggiungere la vetta della prima piramide, figuriamoci pensare ci sia anche qualcosa per andare oltre.
Oltretutto non ritengo neppure sia un qualcosa cui aspirare, ma più un qualcosa di aritificioso che ci hanno o ci vogliono portare a desiderare, una sorta di antipiramide per distrarci dai reali bisogni.
Le armi di distrazione di massa ce ne sono e ben calibrate.

Clima...di campagna elettorale

Avevamo proprio bisogno di una nuova imminente campagna ellettorale.
Come io ho bisogno di un bell'attacco di diarrea. Scusate la schiettezza.

Certo, l'ultimo periodo politico è sempre stato un momentodi transizione e quindi l'ombra della campagna ellettorale e del consenso politico è stata sempre in agguato; ma adesso si mostra prepotente, con il chiaro scopo di martellarci le "coscienze".



Quando ero più giovincello, credevo che la soluzione fosse un governo in cui ci fosse spazio per una schiera di personalità provienti dal mondo della Scienza e della Tecnica, i cosidetti tecnici. Pensavo che bisognasse far quadrare le cose, che ci volessero persone con una preparazione eccellente e con le palle (scuate il termine). Vedevo la cosa come un'equazione matematica, in cui facendo di conto, si sarebbe riuscita a trovare la soluzione migliore, la scelta che alla fine si sarebbe (probabilisticamente) dimostrata la più efficiente; ed anche in caso di errore, al massimo non si sarebbe raggiunta la perfezione, ma comunque grosse cagate si sarebbero evitate.

Adesso la vedo in maniera un po' diversa, vuoi anche per le critiche mosse a questo governo di tecnici, il primo di cui ho conoscenza.
Certo, sono per lo più tecnici del mondo dell'economia, ambiente di cui ho particolare diffidenza. Ma comunque tecnici.
Penso sempre si debba risolvere una complicata equazione matematica, un sistema in precario equilibrio matematico. Ma la variabile che va ottimizzata questa volta, più che mai, credo sia il BENESSERE SOCIALE. 
La nostra calcolatrice politiche, alla fine dei linghi conti, deve ritornare vivibilità per i cittadini, servizi, salute, qualità della vita. 



Non deve mettere a posto dei numeri o incolonnare dei dati. Deve dare qualità alla vita delle persone. Lo scopo ultimo deve essere questo. Stop. Non credo ci siano alternative.
E la qualità di vita è per tutti, non per pochi. Neanche per molti. Per tutti. Sono ammesse solo rare e minuscole eccezioni.
L'alternativa sarebbe dimostrare una volta ancora che siamo una razza animale di bassi istinti.



domenica 9 dicembre 2012

Self Efficacy

Ho sempre pensato che ci fossero in giro persone che si facessero un sacco di "seghe mentali", soprattutto nell'ambito psico/attitudinale.
Rimango di questo avviso, anche se sono convinto che con le giuste precauzioni, sia un settore interessante.
L'idea che sia la nostra mente a guidare tutto, per lo meno nel piccolo che ci circonda, mi ha sempre accompagnato; quindi ritengo valide alcune concezioni che pongono l'accento sull'essere leader di se stessi e non semplici "followers".
Ma sto divagando.
In questo articolo volevo chiacchierare sulla Self Efficacy, l'autoefficacia percepita.
Per capirci, assomiglia al concetto di autostima, ma non è proprio la stessa cosa. L'ambito a cui si riferisce l'autostima è più vasto e tocca tutti gli aspetti della persona; mentre la self efficacy ha un contesto più ristretto, è contestualizzata ad un particolare ambito.
Il possedere o meno questa autoefficacia percepita, ci può dare una marcia in più, darci quel pizzico di convinzione nel fare una determinata cosa che può essere l'ago della bilancia tra "riuscire" e "fallire".


Si deve ad uno psicologo canadese, Bandura, i primi studi sulla Self Efficacy. 
Per comprendere meglio il senso, posso sintetizzare il tutto con un semplice:
"THINK POSITIVE!"
Il credere in noi stessi nello svolgere un determinato compito, avrà influenze sulla nostra motivazione e di conseguenza su una serie di altri fattori, come la perseveranza nello svolgere il compito. Se non credessimo in noi stessi, non non fossimo convinti di poter riuscire nel compito, molleremmo di certo molto presto.
La forza del pensiero positivo!

sabato 8 dicembre 2012

Scribus

In questi giorni ho scoperto questo programma di impaginazione Open Source, Scribus. Incuriosito, me lo sono scaricato da SourceForge.net ed ho iniziato a fare qualche prova.



Non mi è affatto sembrato male, il primo approccio è stato buono. Per uno che non ha mai usato questo genere di programmi, mi sembra già un piccolo successo. In effetti, la mia nulla esperienza nel campo, non mi rende un buon tester :) però da qualche parte, si deve pur iniziare; ed il mio viatico nell'impaginazione è il buon Scribus XD

Esteticamente semplice, quasi spartano. Ma questo non credo sia un limite, non giudico la bontà di un software basandomi sull'estetica; un programma deve fare bene il suo dovere, se poi è gradevole all'occhio meglio, purchè la ricerca della finitura non ne appesantisca la struttura e le funzionalità ;)

Adesso sto facendo qualche semplice prova, impaginando un calendario per il 2013, quindi una cosa abbastanza semplice, ma che già mi ha dato modo di testare per lo meno le funzionalità di base.
Ho bisogno di una pausa dal programma, per cercare un po' di materiale in rete, manuali, how to e affini, così da imparare qualcosina in più da sperimentare poi nel mio mini.progetto inaugurale.

Abbinato a Scribus mi è sembrato giusto procurarmi anche Inkscape, programmi sempre OpenSource ma questa volta di grafica vettoriale.
 La tentazione è forte di chiudere il cerchio rispolverando l'installazione del buon Gimp, compagno di fotoritocco del mio periodo Ubuntiano :P


giovedì 6 dicembre 2012

Quoziente Emotivo

Frequentando un corso di aggiornamento, mi sono ritrovato a parlare di Q.E. ovvero di Quoziente Emotivo.
Un po' come tutti, credo, avevo più dimestichezza con il Q.I. , il Quoziente Intellettivo, quindi son rimasto sul momento interdetto ed ho così drizzato le orecchie, per cercare di capire dove volesse andare a parare il relatore.
Cos'è il QE? Questo fantomatico quoziente emotivo?
Uno dei più illustri psicologici sostenitore e teorizzatore di questa forma di intelligenza è Goleman, psicologoe giornalista americano, che la definisce come:
<<la capacità di motivare se stessi, di persistere nel perseguire un obiettivo nonostante le frustrazioni, di controllare gli impulsi e rimandare la gratificazione, di modulare i propri stati d’animo evitando che la sofferenza ci impedisca di pensare, di essere empatici e di sperare>>
Quello che mi affascina di questa cosa è l'aspetto delle competenze sociali (il Q.E. possiamo vederlo come formato da una parte di competenze personali e di una di competenze, appunto, sociali).
E di queste competenze, un ruolo fondamentale lo riveste "l'empatia", che possiamo semplificare come la capacità di mettersi nei panni dell'altro.
Credo che la stretta interazione tra Q.I. e Q.E., che vedo come forme complementari, sia la chiave del successo di una persona, successo sia personale che lavorativo. Non credo che fredde macchine umane senzienti che analizzano dati, riescano ad essere sempre efficienti quando si ha a che fare con le persone e soprattutto con le loro emozioni; credo invece che persone emozionalmente strutturate (passatemi la definizione) siano qualcosa di veramente bello ed appagante, una ricchezza.
Pensiamo ad un ospedale.
Certo, lo sviluppo di cure e il debellare malattie, è un qualcosa a mio avviso legato al Q.I. ed alla competenza di ricercatori spesso chiusi in laboratorio a provare e sperimentare per anni nuove soluzioni per nuove e meno nuove malattie; ma il personale medico a contatto col paziente, specialmente gli infermieri che sono il terminale della filiera, quello che parla al paziente, beh, almeno loro dovrebbero essere personale emotivamente intelligenti, piuttosto che completamente razionali.



Chiudo (solo per il momento) il post con un'interessante definizione trovata su Wikipedia:
 
La consapevolezza delle proprie emozioni è un elemento chiave al fine di maturare un'appagante vita sociale fondata sull'interscambio e sulla capacità empatica, in un rapporto che coinvolge una pluralità di interlocutori.
L'utilizzo di questa forma di intelligenza si fonda sulla capacità di intuire i sentimenti, le aspirazioni e le emozioni delle persone che ci circondano e di avere una piena cognizione del proprio stato d'animo. Questo consente di orientare opportunamente i comportamenti a favore di obiettivi individuali o comuni.
Ciò che ci permette di essere "emotivamente intelligenti", quindi, non è essere sempre felici, ma accettare tutte le emozioni dentro di noi, e saperle utilizzare per vivere al meglio la nostra vita.
 

mercoledì 5 dicembre 2012

Concentrazione

Fondamentale. Niente da dire. In ogni campo o situazione in cui mi sono venuto a trovare, ho sempre notate che essere in grado di mantenere un alto livello di concentrazione porta risultati incredibili. Nello sport o in cose anche più classiche come lo studio. E' però una capacità che si sta perdendo. Credo però sia anche un'abilità che va allenata, col tempo ed attraverso l'aiuto di persone che ci sono accanto. Grossi benefici li ho riscontrati in ragazzi che praticano sport ed in particolare nei ragazzi che giocano a tennis, ad un livello neanche troppo elevato. 

 Mens sana in corpore sano! 

La mente è la nostra arma migliore, e lo possiamo sfruttare al massimo se il nostro livello di attenzione e concentrazione è adeguato. Attenzione a sfruttare le nostre possibilità, concebtrazione per farlo per un lungo periodo. 

Concentrazione.

martedì 4 dicembre 2012

Conversione - La luce oltre il buio

"La luce oltre il buio" è un libro scritto a 4 mani, uscito da non molto tempo, edito dalla PIEMME. Mi ci sono imbattuto nel mio gironzolare questa volta non virtuale, ma realissimo, perchè ho avuto il piacere, anzi, il PRIVILEGIO di parlare con il co-autore del libro, Andrea. Persona davvero speciale, con una capacità innata di trasmettere emozioni positive e infondere speranza e buon umore. Il libro ha come argomento principale la conversione (tranquilli, non vi svelo niente, ancora non l'ho letto). Credo che la conversione sia un qualcosa presente in ogni uomo o donna, non per forza legato ad un qualcosa di mistico. Credo che ogni persona nel sua vita passi attraverso una fase di conversione, anche solo visto come rito di passaggio, profondo cambiamento che porta ad una svolta, spesso inaspettata. Per come la vedo io è un qualcosa di positivo, un miglioramento, una crescita che ci porta un passo in più verso l'essere qualcuno di migliore. <> Concetto scoperto nello studio della scienza, ma che mi piaceva citare in questo contesto, dove immagino l'uomo come un aggregato di potenzialità ed energia capace di fare cose formidabili. Ne ha la possibilità, anche se troppo spesso scade in comportamenti reprimevoli... Spero di leggere presto il libro, così da scoprire qualcosa di strabiliante!

lunedì 3 dicembre 2012

Sigaretta elettronica

Siamo proprio nel futuro! L'elettronica sta facendo passi da gigante, nuove frontiere nelle nanotecnologie si affiancano a mirabolanti scoperte che incontriamo nella vita di tutti i giorni....la sigaretta elettronica -_- Vicino casa mia ha aperto un nuovo negozio, che per un po' di tempo ho pensato fosse un'agenzia immobiliare, passandoci davanti distrattamente di ritorno a casa dal lavoro :D; ed invece scopro essere un fantomatico punto vendita di una sigaretta elettronica, chiamata Ovale.
Sono rimasto un po' perplesso da questa scoperta, perchè non mi aspettavo di vedere certo un negozio specializzato nella vendia di sigarette elettroniche. Mi sono imbattuto anche in un amico che fumava tale diavoleria, ma non griffata "ovale"...altrimenti mi sarei quasi fatto tentare da una boccata! Il futuro avanza. E se è questo che ci aspetta....andiamo bene!

sabato 1 dicembre 2012

Iridologia

Ebbene sì. In questo post voglio parlare proprio dell'iridologia, quella "scienza" che attraverso l'analisi dell'iride dell'occhio, riesce ad avere un bel check up del nostro corpo. Attraverso questa analisi è poi possibile intervenire per curare le varie patologie riscontrate, magari attraverso rimedi e medicinali completamente naturali.
Ho avuto modo di provare questa strada per curare un eczema atopico costituzionale, con cui convivo da sempre. Le vie tradizionali mi hanno sempre e solo curato gli effetti, provando con del buon cortisone a lenire il fastidio dell'eczema. Ma sempre definendo sostanzialmente incurabile la malattia. Poteva certo sparire per non fare più ritorno, ma il tutto era fuori dal controllo medico e risultante di osservazioni statistiche. Ebbene, ho ottenuto più che incoraggianti risultati nel periodo in cui ho preso polveri e pasticche naturali. Ho poi sospeso temporaneamente la cura, per alcuni motivi e la manifestazione dell'eczema che nel frattempo si era attenuata non poco, si è rifatta sotto. Ora valuterò il da farsi, anche facendo due conti :) visto che tutto sommato mi comportava un piccolo investimento economico ;) p.s. Il virgolettato alla parola scienza è d'obbligo, visto che non si può certo definire tale, mancando il riconoscimento e alcune caratteristiche di osservabilità e riproducibilità che la possano rendere tale. p.s.2 Ero scettico sull'iridologia e lo sono tutt'ora. Quello che osservo è che prendendo una serie di medicine completamente naturali, ho tratto beneficio. Che avessi l'eczema era chiaro, l'avevo detto io all'iridologo! XD